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Quanto tempo ci vuole per raddoppiare i tuoi soldi?

Hai mai pensato a quanto tempo ci vuole per raddoppiare i tuoi soldi? Cercando online troverai la regola del 72, ovvero prendi 72 e dividilo per il tuo rendimento annuo previsto per calcolare il numero di anni necessari per raddoppiare i tuoi soldi.

Ciao, sono Drilon e sono un programmatore con la passione per la finanza personale, se ti stai approcciando al mondo degli investimenti o hai mai cercato come fare soldi online, side hustle e cose del genere, ti sarà magari capitato anche di pensare quanto tempo ci vuole per arrivare a 1 milione, quanti raddobbi del tuo capitale sono necessari.

Bene, vediamo un po’ quanto tempo serve per fare questi raddoppi di capitale. Tornando alla regola del 72, se prevedi che la tua ricchezza cresca del 4% all’anno, dividendo 72 per 4 avrai come risultato18, ovvero gli anni che devono passare (con un rendimento del 4% ad ogni anno) per raddoppiare il tuo capitale.

 Se ti aspetti che la tua ricchezza cresca del 12% all’anno, ci vorrebbero 6 anni (72/12 = 6) per raddoppiare. E così via.

Il problema però è che nessuno investe una determinata somma e aspetta che raddoppi, le persone intelligenti, continuano a inserire altri soldi mese per mese.

Pertanto, se vogliamo capire quanto tempo ci vorrà per raddoppiare i nostri soldi, dovremmo adeguarci a eventuali nuovi soldi aggiunti. 

In che modo il tuo “tasso di risparmio patrimoniale” influisce sul raddoppio del tempo

Se vuoi capire quanto tempo ci vorrà per raddoppiare i tuoi soldi, devi prima conoscere qualcosa chiamato tasso di risparmio patrimoniale . A differenza del tuo tasso di risparmio, che è la quantità di denaro che risparmi rispetto al tuo reddito , il tuo tasso di risparmio patrimoniale è la quantità di denaro che risparmi rispetto alla tua ricchezza . 

Quindi, se hai $ 100.000 di ricchezza totale (cioè attività meno passività) e prevedi di risparmiare $ 20.000 nel prossimo anno, il tuo tasso di risparmio di ricchezza è del 20%. La formula per il tasso di risparmio patrimoniale è:

Tasso di risparmio patrimoniale = risparmio annuo atteso / ricchezza totale

Il tuo tasso di risparmio patrimoniale è importante perché può ridurre significativamente il tempo necessario per raddoppiare i tuoi soldi. Ad esempio, se ritieni che la tua ricchezza crescerà del 6% all’anno (al netto dell’inflazione), allora, secondo la regola del 72, la tua ricchezza raddoppierà in 12 anni (72/6 = 12).

Tuttavia, se il tuo tasso di risparmio patrimoniale è del 10%, i tuoi soldi raddoppierebbero in meno della metà di quel tempo. 

Per mettere questo in prospettiva, qualcuno con $ 50.000 di ricchezza che risparmia $ 5.000 all’anno mentre guadagna il 6% all’anno raggiungerebbe $ 100.000 in circa 5 anni e mezzo rispetto a 12 anni per qualcuno che ha risparmiato $ 0 all’anno. Questa è un’enorme diminuzione del tempo di raddoppio previsto da un modesto aumento del risparmio annuale.

Questo è il motivo per cui sapere quanto stai risparmiando  rispetto  alla tua ricchezza ogni anno è molto importante per capire quanto tempo ci vorrà per raddoppiare effettivamente i tuoi soldi. 

Quanto tempo ci vorrà per raddoppiare i tuoi soldi?

Se vogliamo capire quanto tempo ci vorrà per raddoppiare i tuoi soldi, abbiamo solo bisogno di conoscere il tuo tasso di risparmio patrimoniale (definito sopra) e il tuo tasso di rendimento atteso.

Vediamo degli esempi in questo grafico:

Come puoi vedere, all’aumentare del tuo tasso di risparmio patrimoniale, la quantità di tempo per raddoppiare i tuoi soldi diminuisce drasticamente. Con un tasso di risparmio patrimoniale dello 0% e un rendimento reale del 7% (punto all’estrema sinistra sulla linea blu), ti aspetteresti che i tuoi soldi raddoppino in poco più di 10 anni. Tuttavia, con un tasso di risparmio patrimoniale del 10%, questo tempo di raddoppio viene dimezzato a circa 5 anni.

Per essere più specifici, la tabella seguente mostra il tempo di raddoppio (in anni) per vari tassi di risparmio patrimoniale e rendimenti attesi.

Tempo di raddoppio (in anni) per vari tassi di risparmio patrimoniale e rendimenti attesi

Tasso di risparmio patrimonialeRendimento reale del 5%.Rendimento reale del 6%.Rendimento reale del 7%.
0%14.211.910.2
1%12.410.79.3
2%119.68.5
3%9.98.87.8
4%987.2
5%8.27.46.8
6%7.76.96.3
7%7.16.55.9
8%6.76.15.6
9%6.25.85.3
10%5.85.45.1
15%4.64.24.1
20%3.83.53.4
30%2.82.72.6

Dovresti essere in grado di utilizzare questa tabella per capire approssimativamente quanto tempo impiegherai a raddoppiare i tuoi soldi dato dove ti trovi oggi.

Spero che questo articolo ti sia stato utile, fai bene i tuoi calcoli e le tue osservazioni!

Post e materiale preso da: https://ofdollarsanddata.com/double-your-money/

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Guadagnando compostando!

Ciao oggi ti parlo dell’interesse composto, ne avrai sicuramente sentito parlare e magari sai benissimo di cosa si tratta, per chi non lo sapesse invece provo a farla breve.

L’interesse composto è una “tecnica” che consiste nel re-investire i profitti di un investimento, ovvero non prelevare i guadagni ma usarli per investire, oltre a ciò che già investi. Per spiegarla proprio a parole semplici, per definizione più dettagliata: Wikipedia (non abbiamo tempo da perdere qui!!)

Adesso ti mostro un esempio pratico:

Questo che vedi è lo screen di una simulazione di cosa accadrebbe se investissi 500€ al mese, per 20 anni, con un deposito iniziale di 25k, su qualcosa che ti rende il 20% annuo! (Si lo so, è impossibile, bla bla bla… dammi il tempo)

Investiresti in questi 20 anni €120k e se tu prendessi tutte le volte il guadagno ottenuto ogni anno, alla fine dei 20 anni avresti €484k, che non è male eh, è 3 volte ciò che hai investito.

Guarda un po’ la colonna a destra, guarda cosa succede con l’interesse composto. Alla fine dei 20 anni avresti un capitale totale di quasi 3 MILIONI e non è che metti più soldi, i soldi che tu metti sono sempre €120k.

Questo era un esempio per farti capire la potenzialità di questo “strumento”. Passiamo a un caso più veritiero:

Partendo da zero si può arrivare ad avere più di 1 MILIONE! Se guardi bene però, i parametri sono cambiati.

Partendo da zero, investendo 200€ al mese, per 40 anni (non sono pochi), su qualcosa che ti rende il 10% annuo (percentuale difficile ma fattibile).

Andiamo più nel dettaglio

Non è semplice avere la costanza di investire 200€ al mese per 480 mesi! Ci sono strumenti bancari che ti permettono di farlo in automatico quando ti viene versato lo stipendio, ma questo è un altro argomento.

Oltre a questo, la difficoltà è trovare qualcosa che renda il 10% annuo! Semplice, te lo dico io, S&P500 ed MSCI World!

Guarda questi due grafici, sono anni e anni che salgono, quindi il valore di ciò che rappresentano aumenta, questo perché non sono composti in modo “statico” ma variabile.

S&P500 rappresenta le migliori 500 aziende americane, quindi se una fa schifo dopo un po’, viene buttata fuori e sostituita da un’altra azienda che sta andando meglio. Discorso analogo per MSCI World ma si riferisce alle aziende di tutto il mondo e non solo di un’unico stato.

Quante volte si sente dire che la Cina diventerà la principale forza economica? Ecco, investendo nell’MSCI World non ti devi preoccupare di questo.

Forse ti starai domandando se sarà sempre così, dell’S&P500 non c’è la certezza assoluta (ma per altri 30/40 anni si) perché se non sarà più la prima forza economica, può darsi che le performance non andranno alla grande.

Tieni a mente che l’economia mondiale dovrà sempre crescere se vogliamo migliorare come specie vivente altrimenti vuol dire che non stiamo più progredendo ma ci stiamo rovinando.

Performance

Adesso andiamo a parlare delle performance! Guarda qui

Queste sono le performance che ha fatto l’MSCI World, è statisticamente dimostrabile che ha un ritorno annuo medio del 10% circa.

Come vedi però ci sono anche anni in rosso molto brutti, come ad esempio il 2008, un calo del 42% è tantissimo! Ti vedi dimezzare i tuoi investimenti, però se non te ne fossi preoccupato troppo, e avessi continuato a investire mese per mese, avresti recuperato tutto e avresti guadagnato molto di più.

Il vantaggio di inserire ogni mese una quota è anche che se in un periodo continua a scendere, tu comprerai a prezzi più bassi e di conseguenza avrai più quote che compenseranno le perdite e di faranno aumentare i guadagni!

Io ho 26 anni e se a 66 anni (1 anno prima di andare in pensione, se ci andrò… poi magari modificherò un giorno questo articolo) avessi 1,2 milioni da godermi o da lasciare ai miei figli e nipoti, mi sentirei molto soddisfatto.

Questo è un modo di investire molto sicuro e senza girarsi troppo le scatole. Guadagnando compostando! 😉

Come ho iniziato? https://www.investoinvestigando.it/come-ho-iniziato/

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Cosa è una Trendline?

Come si trova un trend? Cosa sono le operazioni contro trend? E il trading con le trendline? Come si tracciano le trendline?

Il trend indica la tendenza presa dal prezzo in un determinato orizzonte temporale.

I tipi di trend

Prendendo un semplice grafico a barre, a candele giapponesi o ancora più semplicemente a linea, si può notare la sequenza di massimi e minimi che caratterizzano un titolo.

Il trend potrà essere rialzista o ribassista, in maniera visiva individueremo subito su un grafico, se sale, una tendenza rialzista, se scende, una tendenza ribassista.

Ma da cosa sono dati questi rialzi e ribassi?

Un trend rialzista è una sequenza di massimi crescenti e minimi crescenti, per intenderci questi minimi devono essere sempre un po’ più alti del minimo precedente. Al contrario in presenza di massimi decrescenti e minimi decrescenti si avrà un trend ribassista, una tendenza del titolo a scendere, si parla anche di down trend.

Ma cosa succede se abbiamo una successione indefinita di massimi e minimi?

Anche quello indica una tendenza nel mercato e si parla infatti di side way , tradotto, fase laterale del mercato. I titoli in trend laterale seguono una linea orizzontale e non notiamo un rialzo o un ribasso.

In questo caso avremo delle oscillazioni dei prezzi che vengono racchiuse in un ipotetico rettangolo.

Avremo così i prezzi “intrappolati” tra supporti e resistenze.

trendline nel trading

Vediamo nel grafico successivo il caso di un rialzo, i massimi salgono e così i minimi.

Ma cosa succede nell’area evidenziata più in grigio? 

Facendo uno zoom possiamo vedere che in quella fase i massimi e i minimi sono indefiniti. Quindi nel lungo termine la tendenza è rialzista ma sul breve termine c’è un trend laterale.

minimi e massimi trading

Seppure la tendenza di fondo sia rialzista, su uno stesso titolo ci possono essere quindi più trend in atto.

Come trovare il trend di un titolo?

Guardate l’andamento di questo titolo nel grafico in basso.

Ci sono tre trend in atto: un trend di lungo rialzista, un trend correttivo e poi un trend laterale.

Il trend di lungo resta positivo i due trend di breve sono quello correttivo e quello laterale che però rimangono sulla linea del trend rialzista del lungo periodo.

come trovare un trend nel trading

Un trend correttivo consiste proprio in una tendenza al ribasso che va a corregger. Si può quindi dire che nel trovare un trend e capire come sfruttarlo dobbiamo tenere in conto anche l’orizzonte temporale.

Per questo possiamo distinguere come visto 3 categorie di trend:

  1. trend di lungo periodo
  2. i trend di medio periodo
  3. trend di breve periodo

Per trovarli quello che dovremo fare sarà di condurre un’analisi temporale del titolo.

Per le analisi di lungo termine dovremo tenere in conto un orizzonte temporale di almeno 5 anni, per trend di medio andremo su 1 massimo 2 anni, su quelli di breve termine le analisi avranno durata di pochi mesi, tre o quattro o anche meno.

Anche i trend giornalieri vengono sfruttati per analizzare i trend di medio o breve periodo.

Come sfruttare un trend nel trading?

Non c’è una sola risposta esatta perché molto dipende dal tipo di trade che fate e dal vostro personale orizzonte temporale.

In realtà in questo caso la domanda giusta è: quale trend sfruttare?

Conviene tendenzialmente investire seguendo la tendenza di fondo, più lunga è la durata di un trend più in generale questo è forte.

Come trovare un trend con le trend line?

Una trend line, nella sua versione più basilare, è una linea di tendenza utilizzata per identificare meglio il trend.

Come tracciare una trendline?

Già saprete, sul grafico possiamo identificare 3 tipi di trend:

  1. Rialzista
  2. Laterale
  3. Ribassista

Un trend rialzista è definito da una serie di massimi e minimi crescenti.

trend rialzista trading

Per delineare meglio questo trend, valutarne l’inclinazione e di conseguenza la forza e allo stesso tempo la sostenibilità nel tempo, possiamo usare una trend line che va ad unire i minimi di reazione.

esempi trend trading

Allo stesso modo, ma unendo i massimi di reazione, possiamo andare a delineare un trend ribassista, caratterizzato da massimi e minimi decrescenti.

Nel passaggio tra un trend rialzista e quello ribassista e viceversa, o talvolta anche solo nelle correzioni minori che si presentano all’interno di un movimento, si va ad instaurare un trend laterale.

trend laterale

In questo contesto il prezzo è bloccato in un range di prezzo e fatica a prendere una direzione.

Come avrete già notato, l’orizzonte temporale analizzato ci vincola nell’identificazione del trend, ma per il momento sorvoliamo.

Come fare trading con le trendline

Identificato il trend sull’orizzonte temporale sul quale vogliamo operare, cerchiamo di trarne quante più informazioni possibili.

Tanto per iniziare uno dei principi fondamentali dell’analisi tecnica è che i prezzi si muovono in trend, di conseguenza una volta instaurato un trend è più probabile che questo continui la sua corsa piuttosto che la inverta.

Ancor meglio con le trend line, riuscire ad individuarne l’inclinazione ci dà un ulteriore indicazione sulla sostenibilità nel tempo di tale trend.

Un’inclinazione ideale che rispecchia un trend salutare è quella intorno ai 45 gradi.

Inclinazioni più ripide, quindi oltre i 45 gradi, delineano un trend si forte, ma difficilmente sostenibile nel tempo.

Viceversa, inclinazioni meno ripide, sotto i 45 gradi, delineano trend più deboli.

Come identificare i target nel trading

Infine, andiamo a vedere un esempio pratico di identificazione di un target in seguito alla rottura di una trend line.

Scelto l’orizzonte temporale sul quale vogliamo operare e identificata la trend line, ne attendiamo la rottura che dovrà avvenire possibilmente con forti volumi in espansione.

Una volta rotta va rilevata la massima distanza tra il massimo, in caso di trend rialzista, o il minimo, in caso di trend ribassista, e la trend line stessa.

come trovare target nel trading

Tale distanza va riportata verticalmente sul punto di rottura ad indicare l’eventuale target.

Questa è solo una tecnica base.

Soprattutto per l’individuazione di eventuali target o punti di inversione, esistono diverse varianti.

Fonte: segnaliditrading.net

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Diversificazione: sia nella vita personale che professionale

Ci sono una serie di fattori, come l’istruzione, il fattore psicologico, la pressione familiare, ecc… che non rendono facili le scelte che devi fare nella vita. Nessuno ha torto o ragione a questo riguardo e ognuno ha il proprio giudizio.

La stessa logica vale anche per gli investimenti e da qui nasce il concetto di Diversificazione.

Peter Lynch che ha detto: “Possedere azioni è come avere figli, non lasciarti coinvolgere da più di quello che puoi gestire” .

Che cos’è la diversificazione?

La diversificazione implica che invece di mettere tutti i tuoi fondi in un unico titolo, dovresti separarli in una serie di titoli al fine di ridurre il rischio.

Anche se una o due società falliscono, il tuo portafoglio nel suo insieme non ne risente molto. C’è un detto: “Non mettere mai tutte le uova nello stesso paniere” .

Ma c’è un grosso problema con cui molti di noi lottano davvero, cioè quante azioni dovremmo includere nel nostro portafoglio?

Quindi dovremmo optare per la diversificazione del portafoglio (cioè le uova in molti panieri) o la concentrazione (cioè le uova in pochissimi panieri)?

C’è un termine chiamato rischio non sistematico nella gestione del portafoglio che dice che la diversificazione riduce il rischio non sistematico .

Ogni persona ha il proprio modo di pensare ed è molto diverso.

Benjamin Graham, padre del Value Investing che si ritiene abbia da dieci a trenta titoli in portafoglio, che nel suo libro “Intelligent Investor” ha scritto:

Ci dovrebbe essere una diversificazione adeguata, ma non eccessiva. Questo potrebbe significare un minimo di dieci diverse emissioni e un massimo di una trentina” .

Harry Markowitz , un famoso economista degli anni ’50, sostenne il punto di vista di Graham e riteneva che fosse una cattiva idea mettere tutti i fondi in pochi titoli piuttosto che diversificare su un gran numero di titoli.

Disse: “La diversificazione è sensata; una regola di comportamento che non implica la diversificazione va rifiutata sia come ipotesi che come massima

D’altra parte, investitori come Buffett, Fisher, Keynes ecc. credevano di aver limitato la partecipazione a un minor numero di azioni.

L’idea di tenere e concentrarsi solo su pochi investimenti è stata appresa da Buffett da Philip Fisher.

Fisher credeva che fosse un errore insegnare agli investitori che mettere le uova in diversi panieri riduce il rischio.

Il problema principale nell’acquisto di un gran numero di scorte potrebbe rendere impossibile l’osservazione da vicino di tutte le uova in tutti i cesti.

Fisher ha affermato che “l’acquisto di azioni in una società senza prendersi il tempo necessario per sviluppare una comprensione approfondita del business era molto più rischioso che avere una diversificazione limitata” .

buffett

Warren Buffett ha detto,

Se sei un investitore esperto, in grado di comprendere l’economia aziendale e di trovare da cinque a dieci società a prezzi ragionevoli che possiedono importanti vantaggi competitivi a lungo termine, la diversificazione convenzionale non ha senso per te.

È azzeccato semplicemente per danneggiare i tuoi risultati e aumentare il rischio.

Non riesco a capire perché un investitore di questo tipo scelga di investire denaro in un’attività che è la sua ventesima preferita piuttosto che semplicemente aggiungere quei soldi alle sue migliori scelte: le attività che comprende meglio e che presentano il minor rischio, insieme al maggior potenziale di profitto .”

Nel 1934, John Maynard Keynes ha detto:

“Col passare del tempo mi convinco sempre di più che il giusto metodo di investimento è quello di mettere somme abbastanza cospicue in imprese di cui si pensa di sapere qualcosa e nella cui gestione si crede fino in fondo.

È un errore pensare di limitare il proprio rischio spalmandosi troppo tra imprese di cui si sa poco e non si ha motivo di particolare fiducia. Le proprie conoscenze ed esperienze sono decisamente limitate e raramente ci sono più di due o tre imprese in un dato momento in cui personalmente mi sento autorizzato a riporre piena fiducia”

Conclusione:

Il problema con la maggior parte degli investitori è che, in nome della diversificazione, investono pochi soldi in centinaia di azioni senza sapere nulla della maggior parte di esse, il che non è altro che speculazione.

Lo fanno nella convinzione che alcuni di loro potrebbero funzionare e ottenere un buon rendimento per loro, ma in realtà riduce il rendimento in larga misura rispetto a mettere soldi in azioni ben studiate .

Infine, la diversificazione o concentrazione dipende dalle proprie capacità e mentalità.

Vedete, la maggior parte di noi ha un portafoglio concentrato quando si tratta di immobili o lingotti.

Uno deve prima identificare il suo stile e in base a quello dovrebbe decidere. Abbiamo così tante grandi personalità, ognuna con il proprio stile che ha funzionato per loro.

Un investitore può usare le proprie parole come riferimento, ma dovrebbe cercare di capire se stesso e uscire con il proprio stile.

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Ti consiglio anche di dare un’occhiata a questo articolo: https://www.investoinvestigando.it/10-stili-di-investimento-quale-stile-di-investimento-si-adatta-a-te/

I 10 migliori indicatori Forex che ogni trader dovrebbe conoscere

Gli indicatori Forex sono considerati una parte essenziale quando si fa trading nel mercato forex.

Diversi trader forex utilizzano quotidianamente questi indicatori forex, il che li aiuta a capire quando possono acquistare o vendere nel mercato forex. Questi indicatori forex sono noti come una parte importante dell’analisi tecnica e ogni analista tecnico o fondamentale dovrebbe essere a conoscenza di questi indicatori forex

Nell’articolo di oggi vedremo i primi 10 indicatori Forex che ogni trader dovrebbe conoscere.

Poiché gli indicatori sono una parte importante del trading Forex, ogni analista tecnico e fondamentale dovrebbe conoscere la struttura e l’uso degli indicatori mt4 maggiormente utilizzati.

Diamo un’occhiata ai primi 10 indicatori Forex che ogni trader forex dovrebbe conoscere.

1Medie mobili

Il concetto di media mobile è molto importante che ogni trader dovrebbe conoscere. La banca centrale e le multinazionali guidano il mercato forex. Pertanto, è importante capire cosa sta succedendo a livello macro.

La media mobile è uno degli indicatori forex che è il prezzo medio dell’ultimo numero di candele che rappresentano il sentimento generale del prezzo.

media mobile

Se il prezzo è scambiato al di sopra della media mobile è un’indicazione che gli acquirenti stanno controllando il prezzo.

D’altra parte, se il prezzo viene scambiato al di sotto della media mobile, significa che i venditori controllano il prezzo. Pertanto, nella tua strategia di trading, dovresti concentrarti su compravendite se il prezzo è al di sopra della media mobile. È uno dei migliori indicatori forex che un trader dovrebbe conoscere

Inoltre, la media mobile semplice indica il prezzo medio dell’ultimo numero di candele che aiuta i trader a comprendere il contesto di mercato.

D’altra parte, la media mobile esponenziale si concentra sul movimento più recente che aiuta i trader a entrare in uno scambio.

2 – Indice di forza relativa (RSI)

L’indice di forza relativa è un altro tipo di indicatori forex che varia da 0 a 100 livelli. Questo indicatore indica dove è probabile che il prezzo si inverta.

In un trend rialzista, quando il prezzo si sposta al di sopra dei 70 livelli, indica un’inversione di mercato ribassista. Allo stesso modo, se il prezzo si muove al di sotto dei 30 livelli in una tendenza al ribasso, indica un’inversione di mercato rialzista.

rsi

D’altra parte, RSI offre opportunità di trading creando una divergenza con il prezzo.

3 – MACD

Uno degli indicatori forex più utilizzati è MACD-Moverage Average Convergence and Divergence

Il MACD è un indicatore di trading che consiste in un istogramma e una media mobile esponenziale. Lo scopo principale di questo indicatore è calcolare la divergenza con il prezzo. La regolare divergenza con MACD e prezzo indica un’inversione di mercato, mentre la loro divergenza nascosta indica una continuazione del mercato.

macd

I trader lo usano spesso come indicatore principale per creare una strategia di trading. D’altra parte, puoi utilizzare questo indicatore per trovare un possibile punto di inversione del mercato o un punto di continuazione. Pertanto, puoi entrare nel trade secondo una strategia di trading basata su altri indicatori mt4.

4 – Bande di Bollinger s

John Bollinger ha creato l’indicatore Bollinger Bands che è uno degli indicatori forex. L’elemento principale delle bande di Bollinger sono le medie mobili.

Ci sono due deviazioni standard al rialzo e al ribasso e una media mobile classica nel mezzo.

Nel complesso, questo indicatore di trading è molto facile da usare e fornisce una voce di trading affidabile.

bollinger bands

La linea superiore e inferiore nell’indicatore delle bande di Bollinger funziona come supporto dinamico e livelli di resistenza.

Qualsiasi rifiuto da questi livelli indica una possibile entrata. Inoltre, qualsiasi breakout da questi livelli fornisce anche scambi redditizi.

Tuttavia, una candela chiusa al di sotto o al di sopra della linea mediana crea la possibilità di testare il livello successivo.

5 – Stochastic

Lo stocastico è un popolare indicatore di momentum sviluppato all’inizio degli anni ’50. L’obiettivo principale di questo indicatore è identificare la zona di ipercomprato e ipervenduto.

I trader spesso hanno bisogno di trovare una possibile area di presa di profitto nella loro strategia di trading.

Pertanto, utilizzano questo indicatore forex per trovare la posizione da cui si prevede che il prezzo si inverta. L’indicatore stocastico si sposta da 0 livelli a 100 livelli.

stochastic

Se il prezzo supera i 70 livelli, è probabile che il prezzo si inverta. D’altra parte, se il prezzo si muove al di sotto dei 30 livelli, crea la possibilità di un’inversione rialzista.

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